lunedì 13 aprile 2015

Anche il media è uno specchio.. MEDIA TOO IS A MIRROR - Barbara Kaufmann


Barbara Kaufmann, 9 Aprile 2015
Qualcuno ha scritto, ha inviato link e mi ha chiesto di dire qualcosa circa l’etica del giornalismo, visti i recenti scivoloni di integrità nel giornalismo, citando in particolare l’articolo di Rolling Stone riguardante una donna di nome Jackie e il suo stupro presso il campus dell’università della Virginia.
E’ una storia che è stata smascherata.

In particolare il lettore voleva che scrivessi delle ingiustizie giornalistiche riguardanti Michael Jackson.
Mi è stato inviato un articolo da parte di un sito di fans di Jackson in cui si chiede ai fans di agire per correggere le ingiustizie che lo hanno travolto durante la sua vita e per affrontare tutte le bugie sul suo conto, sia quelle che vengono ancora ripetute sia quelle nuove.

C’è particolare indignazione per un recente articolo creato da una persona conosciuta come hater e detrattore di Michael Jackson e che si presenta come un amico di famiglia di Jackson.

La verità è che ho scritto circa l’etica del giornalismo per quasi 6 anni. E ho invitato ad un’azione motivata e matura.
Il programma “Parole e violenza , un serbatoio di più di 600 pagine di risorse ispirato dal trattamento criminale, spaventoso e borderline di Michael Jacskon e Lady Diana Spencer per mano dei media.

Michael Jackson rappresenta di fatto l’icona del ragazzo, vittima di bullismo. Infatti, una volta egli era lo specchio e la discarica per tutta l’ombra dell’umanità. Per tutti coloro a cui non bastano le ombre o che non riescono a sopportare la bestia (il lato oscuro del loro ego) in loro stessi , lo è ancora. Tutto ciò che le persone scrivono e dicono di Michael parla a gran voce di quello che loro stessi sono.
Egli è ancora lo specchio.

Per 6 anni ho anche chiesto alla gente di fare sul serio riguardo la richiesta di cambiamento e ho sostenuto l’organizzazione e il movimento di base che altri siti adesso chiedono. Solo che io l’ho fatto prima che la comunità dei fans venisse fratturata da lotte intestine e da guerre a tappeto , come se una fazione o una persona, per quello che importa, possedesse Michael Jackson e gareggiasse per raggiungere la posizione di difensore per eccellenza.
Michael Jackson non appartiene a nessuno; egli appartiene al mondo.
La frattura deriva dall’insicurezza e da una immaturità dell’ego umano che anela riconoscimento per rafforzare la necessità di una vita piena di significato. Rendete la vostra vita di significato proprio.
Usate la vostra vita per creare qualcosa con la luce che spinga l’umanità in avanti e che evolva l’ umano in umanità, non che aumenti la stagnazione o che porti più oscurità.

C’era una volta un impegno organizzato da ammiratori di Jackson che era potente nel suo messaggio e nella sua portata.
Questo prima che nuovi e sempre più distanziati e disinformati fans cominciassero a chiamarsi con altri nomi e attaccassero coloro che erano o avrebbero dovuto essere alleati.
E’ appena successo di nuovo di recente e ho ricevuto informazioni su come qualcuno , la cui reputazione prima era impeccabile, all’improvviso si è rivoltato contro altri fans ed è stato brutto.
Il lavoro in “Parole e violenza” parla da sé.
Indaga il giornalismo e l’etica, dalla prima stampa ad oggi, come una parte dell’arte del bullismo in tutte le sue incarnazioni. E’ stato ispirato ed è stato realizzato, a causa di Michael Jackson.
E in questo spazio dove esplorare la sua vita, la sua arte, e il suo impatto sul mondo, con una ricchezza di esperienza alla base, l’organizzazione della comunità e la diplomazia internazionale, ho chiesto un’azione organizzata, diretta, non violenta più e più volte.
Ma deve essere il corretto tipo di azione non violenta o essa fallisce. Essa deve iniziare con “controllate voi stessi”.
I fans che tradiscono altri sostenitori o provano gelosia per l’attenzione data ad altri, o utilizzano un linguaggio minaccioso o violento, o utilizzano brutti appellativi o si impegnano in brutte diatribe pubbliche, in luoghi come Facebook o Twitter non rappresentano Michael Jackson. La ricerca dimostra che Michael Jackson era un’anima gentile, amorevole e spirituale.
Se non riuscite a pretendere quelle caratteristiche come parte essenziale di ciò che portate avanti nel mondo, allora non pretendete di conoscere o rappresentare Jackson.
“Parole e violenza” è ricco di risorse. Gran parte di esso è diretto all’etica e al giornalismo, ma si applica a chiunque metta mano alla penna o le dita alla tastiera.
L’anonimato di Internet non è una scusa per vomitare veleno immaturo e vile sugli altri. E come colui che ha trascorso anni ad investigare questo caso di bullismo, il più grande e feroce che il mondo abbia mai conosciuto, Michael non ne sarebbe fiero.
L’opportunità per un attivismo di base e il suo invito si sono fermati nel 2009.

Ho chiesto agli ammiratori di Jackson di organizzarsi contro la tirannia dei media per lungo tempo. Ma quando coloro che hai chiamato per chiedere loro un contributo nel cambiare un paradigma e nell’intensificare il cambiamento nel mondo , praticano loro stessi il proprio marchio di tirannia, la chiamata non può rivelarsi utile.
E’ dannoso per Jackson, la sua memoria, la sua reputazione, i membri della sua famiglia e tutti i fans, ma in particolare per tutti coloro che sanno come comportarsi con dignità.
E’ una sorta di ferita e fa male. Ha colpito e ferito molti. E ha indotto molti a lasciare la “famiglia” , perché hanno dovuto allontanarsi dalla bruttezza della propria sanità mentale.
Quello che è veramente triste è che c’è una formula per raggiungere la massa critica nella coscienza e tutto ciò che serve per realizzare questo sono 8.000 anime vere e sincere. I fans di Jackson sono milioni. E loro lo conoscevano bene , abbastanza bene da sapere che essere incivili con chiunque non era nel suo stile.
E’ tutta una questione di integrità. Lo è sempre stata. Se l’integrità è compromessa, c’è un altro tipo di danno ed è molto diffuso. Lasciatemi spiegare..

Il danno nella storia di Rolling Stone, sia nell’origine sia nel contraccolpo, è in ciò che non fa.
L’incidenza di stupro nei campus è reale.
Dati sugli stupri e sulle droghe da stupro. I farmaci da stupro più comuni, chiamati anche “droghe club” sono Flunitrazepam (Rohypnol) , chiamato anche Roofies (sedativo) ; acido gamma idrossibutirrico (GHB), chiamato anche ecstasy liquida; e Ketamina, chiamata anche Special K, sono molto reali e sono utilizzati per rendere fortemente incapaci le donne di resistere alla violenza sessuale o addirittura di ricordarla. Questi farmaci possono essere pillole, liquidi o polveri. Medicine Net. com.
Secondo “One Billion Rising”, un movimento formato da donne di tutto il mondo che chiede di mettere fine alla violenza contro le donne, una donna su 3 sarà vittima di violenza nella sua vita. Una su 3! O tu, o una delle tue 2 amiche sarà una vittima.
Quindi la pubblicazione di una storia falsa non aiuta a cambiare questa statistica. Essa, infatti, peggiora le cose, perché dà l’idea che lo stupro nei campus, o qualsiasi stupro istituzionale del resto, ad es. nel mondo militare, è esagerato. Non lo è.
Ma ecco il vero pericolo in quello che sta succedendo.

Finchè la gente si comporta senza integrità e dignità, la stampa dei Tabloids avrà un pubblico. Sono queste le caratteristiche su cui puntano quando pubblicano storie trash o storie inventate. Essi fanno appello al minimo comune denominatore della natura umana. Essi spacciano oscurità.
La ragione per cui lo fanno è perché sanno che gli esseri umani si abbandoneranno all’oscurità quando l’ego è coinvolto. L’anima e l’ego sono 2 diversi aspetti dell’essere umano. Quando l’ego si sente ferito o disprezzato, o non convalidato, reagisce. E la reazione non significa ragionamento.
Il lato oscuro dell’ego è infantile, esigente e brutto.
I tabloids e i media stile tabloid fanno un cattivo servizio all’umanità per il loro mettere in mostra e rafforzare in questo modo il lato oscuro della natura umana. Pensate a ciò che è di rilievo nella nostra cultura e cosa rendono le notizie sensazionali, salaci, scandalose.
Le organizzazioni giornalistiche hanno uno slogan: “se sanguina, porta”, il che significa che la storia principale sarà la più sensazionale e se si tratta di lesioni o tragedia , la gente graviterà intorno ad essa.
Mentre questa curiosità morbosa è una parte della natura umana, c’è un’altra parte della natura umana che è innata, l’ombra luminosa.
E questa è la parte dell’essere umano che è generosa, amorevole, gentile, brillante, giusta e spiritualmente matura. Quale parte alimentano i media?
E’ come quel vecchio puzzle. Cosa è nato prima , l’uovo o la gallina? Quando si tratta di mezzi di comunicazione, il perpetuarsi dell’ombra e il nutrire i consumatori con storie oscure causa più appetito per l’oscurità? O c’è un appetito per l’ombra luminosa?

E’ incoraggiante che Brian Williams lo abbia invocato, che “Rolling Stone” lo abbia invocato, e “Politico” cita anche questi: Janet Cooke di “Washington Post”,”I diari di Hitler” (varie pubblicazioni); Stephen Glass alla “Nuova Repubblica”, George e”Rolling Stone”, Jayson Blair al “New York Times”, Jack Kelley a “ Usa Today”, “exploding pickup truck” della NBC, la Tailwind story della CNN, la Apple story di Mike Daisey su “This American Life”; Jonah Leher (fabbricazione nel suo libro) e ancora CBS (Lara Logan a Benghazi). 

Forse l’appetito per l’ombra sta diminuendo? Se questo è vero, allora RUPERT MURDOCH sarà senza lavoro al più presto. L’uomo ha fatto la sua fortuna mettendo in mostra la sfortuna altrui, sfruttando la miseria e vendendo in piazza la sporcizia delle strade.
Chi potrebbe fare una missione di vita accumulando miseria e sfortuna sulla gente?
Chi spaccerebbe volentieri e con accortezza la miseria umana agli esseri umani? Chi interferirebbe deliberatamente con l’evoluzione del genere umano e lo tratterrebbe dal raggiungere il suo destino spirituale? Che cosa ha fatto questo uomo per contribuire a qualcosa di utile o degno di questo mondo? Ha spacciato spazzatura o danno?
Questo è il luogo in cui ci troviamo, ad un bivio di scelte monumentali con conseguenze monumentali.
L’unico modo per creare un cambiamento positivo è muoversi verso qualcosa che rappresenta la luce.
Michael Jackson ha incoraggiato questo in tutti coloro che incontrava.
Ci sono innumerevoli storie straordinarie sul suo essere mentore e la sua filantropia. Se il supporto è cambiare e muoversi verso l’integrità, allora noi (gente) dobbiamo chiederlo, ma siamo anche noi obbligati a dimostrarlo, come modello da seguire. E dobbiamo chiederlo OGNI VOLTA.

I fans possono fare la differenza, ma deve essere fatto con dignità. E deve essere fatto per tutti, per ogni storia salace o discutibile,non solo per Michael Jackson, bisogna gridare. Informatevi sul giornalismo, sui media e sui tabloids, in modo da sapere cosa cercare e quali domande fare.
E siate coerenti. Cercate le informazioni di contatto su un sito web, di solito alla fine della pagina, e scrivete all’editore o ad una persona che abbia autorità.
Siate professionali, rispettosi e gentili, e scrivete al plurale, tenendo a mente che state rappresentando tuTti i fans e lo stesso Michael Jackson.
Ma soprattutto voi state rappresentando il passaggio dall’ombra alla luce. Quindi sì, partecipate alla chiamata all’azione, per chiedere ai media di essere più responsabili. Non occorrono bulli.
Il primo passo in questo tipo di lavoro consiste nel vedere per cosa le notizie e la cultura si stanno spacciando. Chiedere ai media di ripulire il loro agire, mentre tu sei in preda alla rabbia e vomiti odio e gelosia, e pubblichi parole che danneggiano o tentano di rovinare altri, è ipocrisia.
Così si è ipocriti e si perde ogni credibilità.

Se volete sapere se quello che state facendo va bene, chiedetevi: è profondo? L’uomo conosce la differenza tra quello che è profondo e quello che non lo è. Il corpo lo sa. Si sente nelle ossa. Quindi chiedete alle vostre ossa: quello che sto facendo è profondo? Solleva la condizione umana o la condanna? Alcune cose nutrono l’anima e alcune alimentano l’ego che porta l’evoluzione umana indietro.
Noi dovremmo essere in movimento verso la luce.

E Michael Jackson è stata una persona che ha chiamato tutti alla luce. Tutti quanti.
Man in the Mirror è molto più di una canzone con testo accattivante.
Traduzione: Katya Who's Bad --- Armonica Nunzia Essenza

ORIGINAL SOURCE:
MEDIA TOO, IS A MIRROR - INNER MICHAEL

Nessun commento:

Posta un commento