venerdì 2 ottobre 2015

Ricordi, Pensieri, Considerazioni... MICHAEL JACKSON!


La consapevolezza del proprio Talento è una dote rara, soprattutto in tenera età...è sicuramente determinante il contesto familiare e sociale in cui si cresce (nel bene, come, paradossalmente, nel male!), ma la Scintilla della genialità, della creatività, dell'estro vero, è qualcosa di innato. O la si ha...o non la si ha. Questa Scintilla, poi, deve essere alimentata, per divenire fiamma ed un ruolo fondamentale, l'hanno la voglia, la convinzione, la caparbietà, l'umiltà e la fiducia in se stessi. Questo, quantomeno, per intraprendere seriamente la scalata...! Quando penso ad un Talento innato, accompagnato da tutte le doti appena citate (e tante altre!), penso a Michael Jackson! 

 Ho scoperto Michael grazie al leggendario videoclip di "Thriller". La prima volta che lo vidi, ero poco più che un bambino e, se inizialmente mi turbava un pò il suo look da zombie, ogni volta che lo rivedevo in tv, rimanevo incantato a guardare le sue movenze, i suoi passi di danza decisi, la profondità dei suoi occhi...ascoltavo la sua voce e, pur senza capire nemmeno una parola del testo, sul ritornello gridavo qualcosa di vagamente simile alla parole "Trinneeee, Tri-nne-naaaa!!!" e mi sentivo parte integrante del videoclip...!!! La prima volta che ebbi tra le mani la musicassetta di "Thriller" fu a Caserta, in un negozietto magico, stracolmo di dischi; ricordo mi ci accompagnò mio cugino Stefano, un Ascoltatore eclettico ed attento, da cui, musicalmente e non solo, ho imparato tantissimo...quante musicassette ho scoperto ed ascoltato nella sua mitica Ford Fiesta, arancione metallizzato, con la sua linea meravigliosamente anni '70, col suo mangianastri autoreverse (ossia, a fine lato "A", passava automaticamente al lato "B" e viceversa, con un scatto meccanico fulmineo, senza bisogno di estrarla e reinserirla, avanguardia tecnologica assoluta...quante conquiste dell'uomo, dimenticate e divenute persino sconosciute, alle nuove generazioni, con l'avvento del freddo ed impersonale mp3...!!!). 

 Il mio primo album di Michael fu, quindi, Thriller. Un Capolavoro senza tempo, da cui furono estratti ben 9 singoli (e di cui si contano più di 100 milioni di copie vendute)! Il suono risulta fluido e diretto, oggi, come lo era nel 1982! Basta citare i tre brani simbolo, "Thriller" (che dà il titolo all'album), "Billie Jean" (brano simbolo del "moonwalk"!) e "Beat It", per restarne in eterna adorazione...mai ascoltati a basso volume in vita mia...!!! 
 Michael nell'82 era già al suo sesto album, il secondo da solista, fu la definitiva consacrazione a livello planetario del suo infinito Talento (e la parola "infinito", non è usata a sproposito, riferita a lui!); consacrazione meritatissima, per quel bambino afroamericano degli anni '60, che cantava il soul col cuore e con lo stile dei grandi...sicuramente il Talento gli ha rubato l'infanzia, come spesso accade, nel mondo dello spettacolo, ai Prescelti in giovanissima età, ma cambiare le logiche del "music business", è, ahimè, quasi impossibile. A noi tutti, di contro, ha dato un Idolo da adorare. 
Come sempre, auspico il raggiungimento di un equilibrio tra sacrifici ed obiettivi, in questo ambito...forse un miraggio utopistico, ma qualcosa si può e si deve fare. 

 Acquistare l'album successivo, fu qualcosa di istintivo e così ebbi la trepidazione e la felicità di ascoltare "Bad"...Michael aveva forgiato un altro Capolavoro assoluto! Il brano omonimo, "Man in the mirror", "Dirty Diana", "Smooth Criminal", "Liberian Girl", volendo citare le mie preferite, sono dei Classici del migliore Pop, derivato dall'eccellente ed eterogeneo background musicale di Michael! Consiglio alle nuove generazioni, prima di acclamare i cloni difettati, odierni, di Michael, di dedicare un ascolto attento all'Originale...!!! Ho sempre seguito Michael con passione ed attenzione, album dopo album, apprezzandone profondamente le infinite doti artistiche, figlie di una sconfinata Fantasia ed esaltate dalla sua bontà e del suo sincero altruismo. 

 La sua prematura scomparsa mi scosse profondamente, non potevo crederci... da allora m'è capitato spesso di riflettere sulla sua vita e sul risvolto che, l'affetto dei suoi milioni di fans, non gli abbia, purtroppo, mai restituito la serenità e la gioia di un'infanzia "normale"... questo non è un alibi, ma voglio sempre credere che, tutto quello che ha fatto, vero o presunto, al di fuori della musica, privo della sufficiente lucidità e raziocinio, siano sempre state azioni mosse da un cuore grande e sensibile, ma estremamente insicuro e fragile, solo desideroso di darsi agli altri con spontaneità e buona fede (e per questo maggiormente a rischio di invidie e speculazioni), di sentirsi ben accetto e ben voluto, di sentirsi "normale" nel suo essere "eccezionale" ...e questo mi basta.

FONTE ORIGINALE - CREDITS

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