sabato 10 giugno 2017

[UPDATE:In The Studio With Michael Jackson] Non avevo mai visto questa foto prima..






E' quello che io descrivo come agrodolce.
Non ho mai affermato di essere il confidente di Michael o anche uno dei suoi più cari amici - ma abbiamo avuto un paio di cose in comune.

Da nostri primissimi giorni di lavoro insieme sapevamo di avere un comune amore per la Disney. Ci scambiavamo storie su Disney abbastanza spesso. Io ero un cliente abituale del parco, e lui lo frequentava con i progettisti. Prospettive diverse, si potrebbe dire.
Non ho mai provato ad "intrattenere" Michael, ma credo di averlo fatto ridere un po'.
Non è facile da descrivere, ma tu sai che quando hai un amico con cui non hai bisogno di parlare costantemente, ti giustifichi e stai in guardia? Era cosi. Ero a mio agio vicino a lui, e lui vicino a me.

Michael aveva interminabili riunioni, impegni e obblighi. Non doveva per forza trovare il tempo per conoscermi meglio, ma lo ha fatto. Penso lo volesse così come lo volevo io. Come la maggior parte delle sane amicizie, era confortevole e poco stressante. Se aveva bisogno di qualcosa sapeva che avrei fatto tutto quello che potevo per farlo accadere. E, per certi versi, era vero il contrario.

Quando si lavora con uno come Michael, almeno per me, si cerca di non chiedere molto. Ho solo una manciata di foto con lui, ma le ho a cuore. Non è stato necessario, né mi è mai passato per la mente, chiederne delle altre.
Non possiedo uno dei suoi cappelli o un guanto o qualcosa di simile. Non mi ha mai ricoperto di regali, anche se ha mandato degli incredibili cesti regalo quando sono nate le nostre figlie. Credo mi abbia lanciato i tantissimi pezzi di caramelle e popcorn ed io ho fatto la stessa cosa con lui.
Ma l'hotel Disneyland Paris mi riporta indietro nel tempo con un solo sguardo.

Eravamo diretti in Francia per lavorare su un progetto per Rod Temperton - completamente estraneo a Michael - mentre nello stesso momento lui si trovava a Parigi per il tour 'HIStory' , così ho contattato Brad Buxer per avere dei biglietti per lo spettacolo..

Non so se Michael è stato coinvolto direttamente, ma abbiamo ricevuto un invito a visitare Disneyland Paris un giorno o due più tardi dall'ufficio di Michael. Non sapendo cosa aspettarci siamo saliti sul treno la mattina presto del giorno stabilito e seguito le istruzioni per incontrare un membro del cast nella hall del Disneyland Hotel. Siamo arrivati e ancora una volta non avevamo idea di cosa aspettarci.

Siamo stati accompagnati in una sala da pranzo privata dove c'era un enorme colazione a buffet che ci aspettava.! Non male come inizio giornata. Poi abbiamo incontrato Brian - la nostra guida per la giornata.

A quel tempo non avevo idea cose fosse una Guida Disney, ma l'ho imparato rapidamente. Brian accompagnò me e la mia famiglia su ogni attrazione e ad ogni spettacolo. Saltava tutte le file mentre gentilmente e professionalmente ci portava in ogni angolo del parco. E' stato stupefacente! Ci ha portato dietro le quinte e in aree private che erano al di là di tutto ciò che avremmo potuto prevedere. Era una giornata fredda e piovigginosa ma non importava, Michael si era preso cura di noi in modo sorprendente.

Quando siamo andati via quella notte eravamo esausti, bagnati e felici. Non credo che avremmo potuto resistere più di quanto abbiamo fatto.
Non eravamo dei VIP.
Non eravamo delle Rock Stars.
Non eravamo speciali in modo particolare - ma Michael ha voluto assicurarsi che si fossero presi cura di noi.
Questo la dice lunga su di lui, e forse sulla nostra amicizia.
Vorrei che avesse potuto venire con noi, e forse lo desiderava anche lui - non lo so.

Ci sono state molte volte nel corso degli anni in cui abbiamo discusso su Disney e di come fa le cose. Sapeva che spingevo per quel livello di qualità e creatività ... un po' come sapevo che anche lui faceva lo stesso per un livello di "Michael Jackson" di qualità e creatività nella sua musica e spettacoli.

Quando ho visto questa foto mi sono ricordato che ho passeggiato sotto la sua suite all'hotel Disneyland Paris quel giorno. Non credo lui ci fosse, ma c'era una piccola folla di persone che la indicavano e sussurravano che a volte salutava quando era lì.
Era – e a volte lo è ancora - un equilibrio dispari lavorare con qualcuno così conosciuto, famoso e di talento come Michael. Era straordinariamente grande in termini mediatici e come personaggio pubblico, ma allo stesso tempo avremmo potuto incontrarci nella sua Batman golf cart per parlare su un progetto imminente. Mi avrebbe fatto girare la testa solo un po' di tanto in tanto.

Mi manca quella silhouette.
Mi mancano quegli incontri.
Mi mancano le telefonate a tutte le ore della notte.
E' stato buono con me e con la mia famiglia, e gli sono grato.

Non vedo l'ora di tornare a Parigi il mese prossimo, una città che entrambi amiamo. Non credo che ce la farò ad andare a Disneyland , ma se lo faccio mi fermerò per un po' sotto quel balcone per ricordare un mio amico che vi ha soggiornato un po' di volte.
La celebrazione del centenario (100 eventi!) si svolge a Parigi il mese prossimo. Non riesco a pensare ad un posto migliore per celebrare la vita, la musica, la creatività e l'innovazione di Michael nella città dove ho iniziato i miei seminari quasi cinque anni fa. ….

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